Prince of Persia The Lost Crown: una breve recensione

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Prince of Persia: The Lost Crown è il nuovo capitolo della celebre saga che, pur differenziandosi da alcuni aspetti dai suoi predecessori, mantiene intatte le radici che hanno reso indimenticabile la serie. Sviluppato da Ubisoft Montpellier, il gioco introduce un nuovo protagonista e un’interessante premessa, con una narrazione che ti anticipo va elogiata dall’inizio alla fine, così come avverrà in questa recensione. Con un gameplay semplice e intuitivo, progressione ben progettata e biomi diversificati, il gioco promette un’avventura coinvolgente per tutti i giocatori.

Una narrazione della trama intrigante

Il gioco si presenta con un’intrigante premessa, offrendo oltre 20 ore di narrazione coinvolgente. Il nuovo protagonista, ben accolto dal pubblico, si inserisce perfettamente nella trama, anche se alcuni personaggi sembrano cadere in stereotipi. La parte centrale dell’avventura può sembrare smarrita in un primo momento, ma si riscatta splendidamente verso la conclusione.

The Lost Crown racconta la vicenda di Sargon e degli Immortali, un gruppo di formidabili guerrieri al servizio delle divinità, creando una sorta di squadra eroica con uno stile peculiare di ispirazione persiana. La loro missione li porta al suggestivo Monte Qaf, dove il loro scopo è liberare il figlio della regina, rapito da audaci predoni.

Una volta giunti al Monte Qaf, il gruppo si separa nel tentativo di ritrovare il principe. In questo frangente, Sargon si ritrova improvvisamente solo e si trova ad affrontare un inaspettato attacco da parte di soldati non morti. In modo interessante, durante l’intera dimostrazione, gli altri Immortali non fanno la loro ricomparsa, aggiungendo un velo di mistero sul ruolo che avranno e sulla loro rilevanza nel corso del gioco.

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Gameplay invoglia a continuare e offre una sfida adattabile

La semplicità e l’intuitività del gameplay richiamano alla mente il fascino di Rayman Origins e Rayman Legends, con un focus preciso su platform e combattimenti ben progettati. La varietà di combo e poteri, uniti a un sistema di difficoltà personalizzabile, rendono Prince of Persia: The Lost Crown accessibile a giocatori di ogni livello.

Con un’esperienza di gioco che si adatta a tutti, il titolo offre una sfida scalabile e opzioni di difficoltà personalizzabili. Sia i neofiti che i veterani del genere troveranno stimoli e divertimento nei circa 20 ore di gioco, sfruttando una vasta gamma di opzioni di personalizzazione.

Esplorazione e combattimenti coinvolgenti

I poteri per l’esplorazione e i combattimenti, ambientati in biomi unici nella versione mitologica dell’antica Persia, arricchiscono l’esperienza di gioco. Boss fights variegati rendono ogni momento unico, richiedendo strategie diverse e aggiungendo profondità alla progressione delle 20 ore. Nonostante qualche bug sporadico e l’assenza di un doppiaggio italiano, l’esperienza complessiva rimane piacevole.

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Le nostre conclusioni su Prince of Persia The Lost Crown

Prince of Persia: The Lost Crown si rivela un gioco tecnicamente impressionante e visivamente solido. Nonostante qualche difetto minore, il titolo offre un’esperienza coinvolgente che potrebbe segnare una nuova direzione entusiasmante per il marchio e Ubisoft. Un viaggio di 20 ore che vale sicuramente la pena di intraprendere per tutti gli appassionati di avventure avvincenti.

Voto finale: 8.5

Punti di forza

  • Gameplay intuitivo e coinvolgente.
  • Ambientazioni ricche e variegate.
  • Personaggi ben caratterizzati.

Contro

  • Grafica potrebbe essere migliorata.
  • Alcuni stereotipi nei personaggi.
  • Eventuali bug occasionali.
5,0 / 5
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