MediEvil, un gradito ritorno – Recensione

Incredibili ritorni stanno ottenendo un enorme successo negli ultimi periodi, parliamo di Crash e di Spyro, dimostrando che un grande gioco nel passato non lo era solo per le vecchie generazioni. Questa volta, introduciamo un altro piacevole ritorno, stiamo parlando di MediEvil, un titolo presente agli inizi del 2000. Il remake è stato realizzato solo per PS4 con l’intuito e l’impegno di Sony, concedendoci così di rivedere il mitico Sir Daniel Fortesque. Ma entriamo più nel dettaglio e scopriamo le novità all’interno della recensione.

MediEvil – Recensione

Il rivisitato MediEvil è un Platform 3D, molto vicino ad un Hack and Slash, e riporta in vita un titolo di grande successo. Il gioco remake è stato pubblicato poco prima di Halloween e non a caso Sony ha preferito questa scelta, essendo un titolo in linea con la festività. La data di uscita, infatti, è il 25 ottobre 2019, ed è stato sviluppato dal team di Other Ocean Interactive

Meccaniche

La storia si incentra sul nostro protagonista, Sir Daniel Fortesque, un cavaliere resuscitato accidentalmente, il quale cerca di salvare il regno di Gallowmere dallo stregone Zarok. Quest’ultimo sta cercando di conquistare il regno con un esercito di non morti, e spetterà a noi salvarlo. La storia è molto semplice a dir la verità, infatti, il titolo si basa molto sul gameplay. Detto questo, dovremo andare in giro per il regno ed affrontare in ogni angolo della mappa dei nemici da sconfiggere. In sintesi, dobbiamo completare i vari livelli e sbloccare i vari potenziamenti.

Gameplay

Il gameplay è il fulcro di MediEvil, anche se non sono presenti notevoli migliorie dall’orginale. Sembra che siano stati fatti dei piccoli passi avanti per quanto riguarda il movimento della camera e la precisione dei movimenti del personaggio. Nonostante questo, risulta ancora migliorabile la gestione dei due, nulla togliendo all’esperienza di gioco che è comunque positiva. Bisogna dire anche che il volere degli sviluppatori era quello di rimanere fedeli al titolo originale (pro e contro), quindi questa mancanza di perfezionismo potrebbe essere voluta. Il gioco non ha un gameplay complesso, attacchi basilari e fuga, ma in compenso possiede molte armi ed equipaggiamenti nel corso della storia. Nel video pubblicato da Playstation è stato riportato un breve confronto tra il titolo originale ed il remake che aiuta a comprendere le differenze all’interno del gioco.

Conclusioni

Il nuovo remake di MediEvil resta fedele al suo titolo originale, ereditandone i pregi e i difetti. Il gioco è un Platform 3D, ma si potrebbe dire anche che appartiene al genere del Platform a scorrimento. Detto questo, il gameplay richiama molto l’esperienza che proponeva il gioco anni fa, e non ci dispiace affatto. MediEvil è divertente ed è una degna rivisitazione del titolo, che riesce a far assaporare la nostalgia della vecchia scuola anche alla next gen. La trama è altrettanto basilare come il gameplay, ma è questo che lo rende giocabile ed adatto quasi a tutti. In poche parole, se siete fan o meno della serie, l’acquisto è più che consigliato.

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